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I THUNDERBOLTS in:
FUORI
IL NUOVO, DENTRO IL VECCHIO
Di FABIO VOLINO
Seconda Parte
1
Slorenia.
Una ragazza con uno sgargiante costume passeggia per le vie di questa
nazione risorta, osservando la gente impegnata nelle piccole faccende di tutti
i giorni. È la prima volta che ha l' occasione di ammirare dal vivo gli effetti
del miracolo recentemente accaduto e sa bene che farà fatica a capacitarsene.
Ma l' imprevisto è ciò che la accompagna sin dall' infanzia.
"Rachel!" la chiama qualcuno.
"Delroy" saluta lei "Sono felice di rivederti".
"Come è andata la missione con Capitan America?".
"Bene: sai com'è, la consueta missione per salvare il mondo dalle perfide
grinfie del Teschio Rosso. Solita routine".
"E lui com'è?".
"Cap? Un gran rompipalle. Dal punto di vista atletico e del coraggio nulla
da dire, ma per il resto... Cristo, che palloso che è. 'No, ragazza, non posso
mettere una buona parola coi Vendicatori, ma di certo sei degna di essere un
Thunderbolt'" prova Miss America ad imitare (pessimamente) la voce di Jeff
Mace.
"Un' esperienza indimenticabile, a quanto ho capito" commenta con un
sorriso l' ex atleta olimpionico.
"Miss America e Trottola?" avanza in quel momento un' altra persona.
"Sì?!" dice l' eroina con un tono misto tra l' interrogativo e l'
affermativo.
"Piacere, sono Yaphet Mausen".
"Ah sì, lo scrittore asiatico salvato da War Machine" afferma Delroy
Garrett Jr. "Vuole qualcosa da noi?".
"Forse sarò io a dare qualcosa a lei. Volevo dirle che, con l' aiuto di
Visione, ho buttato giù delle brevi biografie di coloro che un tempo adottarono
i vostri attuali alias. Mi domandavo se eravate interessati a sentirle".
"D' accordo" risponde Rachel dopo qualche istante "Penso che
sarà interessante". Anche Delroy si dichiara d' accordo. "Cominci
pure" invita l' eroina incrociando le braccia.
"Dunque" esordisce lo scrittore rovistando tra i suoi appunti
"Partiamo da Miss America: Madeline Joyce era la nipote di James Bennett,
un ricco finanziere che poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale
sponsorizzò un progetto per lo studio dell' energia elettrica. Tale progetto
venne condotto all' interno di un faro sito lungo la costa del Connecticut. Una
notte la curiosa Madeline si intrufolò nel faro per dare un' occhiata, nella
stessa notte in cui gli elementi della natura si scatenarono".
"Quando si dice la coincidenza" commenta Rachel.
"Un fulmine colpì allora il faro e Madeline venne colpita da una massiccia
dose di elettricità che la mise ko, mandandola in coma per una settimana.
Quando si risvegliò scoprì...".
"Di essere ancora viva?".
"Ehm, sì, immagino anche questo. Ma anche che aveva acquisito dei
superpoteri: secondo i rapporti, la prima Miss America possedeva la capacità di
negare psionicamente gli effetti della gravità attorno a lei, cosa che le
consentiva anche di fluttuare nell' aria, di volare insomma".
"Mi farebbe proprio comodo un simile potere".
"Senza contare che la sua agilità e resistenza erano state portate a
livelli sovrumani. Quando si trattò di scegliere come utilizzare queste
capacità, Madeline non ebbe dubbi: il suo paese era sotto la minaccia nazista e
lei l' avrebbe snidata, ovunque essa si nascondesse. Si fece in effetti una
certa fama come smascheratrice di spie, prima di incontrare l' uomo della sua
vita: Robert Frank, alias Trottola".
"Questo mi fa ricordare, caro Delroy, che devo caldamente esortarti a
piantarla di girarmi intorno, la storia non sempre si ripete".
"È solo affettuoso nei suoi confronti..." inizia Mausen.
Rachel lancia uno sguardo di ghiaccio verso di lui:"Le hanno mai palpato
il sedere trenta volte in dieci secondi?".
"Ehm, Robert Frank come ottenne i suoi poteri?" chiede Trottola per
passare ad un altro argomento.
Che Mausen è ben felice di intraprendere:"Dunque... La sua storia inizia
in Africa, durante una spedizione guidata da suo padre, uno scienziato. Nel
corso di essa, Robert venne morsicato da un cobra, il quale però venne subito
dopo attaccato ed ucciso da una mangusta, la quale a sua volta rimase
gravemente ferita. In quel momento il Dr. Frank, terrorizzato per la
possibilità di perdere suo figlio, tentò il tutto per tutto ed iniettò il
sangue della mangusta nel corpo di Robert".
"Uh, e perchè mai lo fece?" chiede Delroy "Da cosa fu
guidato?".
"Pare che, secondo un' antica leggenda, il sangue di una mangusta
annullasse gli effetti letali del morso di un cobra. Purtroppo il Dr. Frank non
ebbe la possibilità di constatare la veridicità di questa insolita tesi, in
quanto per lo shock e lo sforzo morì. Robert comunque guarì e scoprì di avere
acquisito la capacità di muoversi a velocità superumana. Pare che ciò fosse
dovuto all' interazione tra il sangue della mangusta e la fisiologia
apparentemente mutante di Robert. Sia come sia, tornò negli Stati Uniti e,
ispirato dalle gesta di Capitan America e Bucky, adottò l' alias ed il costume
di Trottola per affrontare la minaccia nazista sul suolo americano".
"La cosa che ho sempre apprezzato di quel periodo è l' unicità di
intenti" commenta Rachel Leighton.
"La prima missione comune di Miss America e Trottola consisté nel
debellare un cartello spionistico che aveva preso d' assalto una ferrovia di
New York. Conclusa felicemente l' impresa, i due vennero contattati da Bucky,
il partner di Capitan America. La missione era delle più ardue: il Teschio
Rosso aveva posto sotto controllo mentale i componenti degli Invasori. Solo il
sidekick di Capitan America riuscì ad evitare questo destino e, tramite un
messaggio radio, radunò attorno a sé tutti i giustizieri superumani disponibili
ad affrontare la minaccia. Miss America e Trottola furono due dei tanti che si
presentarono. Superfluo dire che i loro sforzi furono alfine coronati da
successo ed il gruppo creato da Bucky rimase in seguito unito per combattere lo
spionaggio nazista negli Stati Uniti col nome di Legione della Libertà".
"Come fra un po' ci chiameremo noi se continuiamo ad accogliere eroi della
Seconda Guerra Mondiale" esclama Delroy.
"Fu mentre militavano in questo gruppo che Madeline Joyce e Robert Frank
si fidanzarono ufficialmente, tornando poi di tanto in tanto per alcune
missioni al fianco degli Invasori. Questo gruppo mi sta conquistando sempre
più, vi hanno mai raccontato la storia di quando si formarono per la prima
volta? Dovete sapere che Churchill...".
I due eroi osservano lo scrittore con sguardo eloquente.
"Continuiamo" dice allora Mausen "Al termine del conflitto, Miss
America e Trottola accettarono di entrare a far parte dei Vincitori, il gruppo
post-bellico nato in sostituzione degli Invasori. Un gruppo dalla vita breve.
Nel 1949, dunque, con lo scioglimento dei Vincitori, Robert Frank e Madeline
Joyce tornarono ad adottare le loro identità civili e si sposarono".
Delroy inizia a fischiettare la marcia nuziale di Mahler.
"Piantala" lo invita Rachel "Non attacca con me". Tuttavia
le scappa un sorriso. Da quando è nei Thunderbolts, Delroy ha abbandonato
alcuni suoi atteggiamenti passati un po' arroganti e si è reso più disponibile,
più estroverso nei confronti degli altri. Anche a questo serve il lavoro di
squadra.
"In quello stesso anno, i due coniugi iniziarono a lavorare per il
governo, come agenti di sicurezza superumani in borghese presso un progetto
nucleare segreto a New York. Al suo interno, però, vi era anche Isbisa, un
nemico dei Vincitori, che in un tentativo di vendetta sabotò l' installazione
ed organizzò un incidente che espose Robert Frank e Madeline Joyce ad una
massiccia dose di radiazioni. Tuttavia questo attentato non li uccise, anche se
fece comunque sentire i suoi effetti: la donna infatti a quel tempo era incinta
ed alcuni mesi dopo diede alla luce un figlio mutante radioattivo".
"Ehi, si tratta forse di quello di cui mi ha parlato Capitan
America?" chiede Rachel "Nuklo?".
"Esatto: la gioia per la sua nascita fu di breve durata per i due coniugi
in quanto, vista la sua pericolosità, il governo prese in custodia loro figlio
e lo mise in animazione sospesa, fino a quando non si sarebbe trovata una cura
per la sua condizione.
"Deve essere stato un dolore terribile per loro" pensa Rachel
Leighton "Spero un giorno di dimostrarmi degna anche solo la metà di
quanto lo sono stati loro".
"I due eroi decisero di abbandonare il loro incarico governativo ed
iniziarono a viaggiare per il mondo" continua a raccontare Yaphet Mausen
"Ad un certo punto Madeline rimase nuovamente incinta: ma anche stavolta
quello che poteva rivelarsi un evento lieto si tramutò in tragedia. Negli
ultimi giorni della gravidanza, i due si trovavano nello stato balcanico noto
come Transia. Qui alcuni nativi del luogo diedero loro il consiglio di recarsi
sul Monte Wundagore, dove si riteneva vi fossero avveniristiche installazioni
mediche. In effetti il Monte era il luogo dove si erano rifugiati il genetista
noto come Alto Evoluzionario ed i suoi Nuovi Uomini. Madeline venne accudita
da... Bova, una mucca evoluta e senziente: strano, esiste davvero una cosa del
genere?".
"Le devo ricordare che alcuni giorni fa si è trovato faccia a faccia con
un essere rivestito di energia ionica?" ribatte Trottola "Non
dovrebbe stupirsi più di nulla".
"Sì, ha proprio ragione. Torniamo alla storia, che ora assume purtroppo
toni cupi: il parto fu un dramma. Madeline diede infatti alla luce un bambino
nato morto, ancora più radioattivo e mutato di Nuklo, e lei stessa morì per
avvelenamento da radiazioni poche ore dopo. Bova allora, per non dare a Robert
Frank un dolore più grande di quel che avrebbe potuto sopportare, cercò di far
passare due gemelli nati giorni prima a Wundagore come suoi figli. Ma Trottola,
sconvolto per la morte della moglie, lasciò Wundagore. Bova perciò prese il
corpo di Miss America e le diede una modesta ma onorevole sepoltura".
"Terribile" commenta Delroy Garrett Jr. "Non ero a conoscenza di
questi fatti". Per lui inizialmente adottare l' alias di Trottola era
stato solo un gioco, un modo per lasciarsi alle spalle un nome in codice in cui
non si riconosceva più. Ora capisce però che questo alias è più di un gioco, è
una pesante eredità che deve portare avanti. Una eredità piena di
responsabilità. Spera di essere l' uomo adatto per questo.
"Dopo questi drammatici fatti, Robert Frank iniziò a vagabondare per il
mondo, per anni, decenni, la sua memoria che andava e veniva. Finché un giorno
lesse su un giornale del ritrovamento da parte di Capitan America e Iron Man
della camera di stasi in cui era stato inserito suo figlio Nuklo. Ritornò
dunque ad essere Trottola e cercò di liberare suo figlio: ci riuscì, ma col
risultato di subire un grave attacco cardiaco, conseguenza di tutti gli anni di
inattività. Nuklo venne affidato all' esercito, mentre a Robert Frank venne
consigliato di ritirarsi dalle scene supereroistiche".
"Sono sostanzialmente nuova del ramo" interviene Rachel Leighton
"Ma so che chiedere una cosa del genere ad un supereroe è come chiedere ad
un hacker di stare lontano da un computer".
"Ed in effetti Robert Frank andò spesso e volentieri contro gli ordini dei
medici, mentre nel frattempo cercava di ottenere la custodia legale di suo
figlio e si convinceva erroneamente che Scarlet e Quicksilver, due componenti
dei Vendicatori, fossero i figli partoriti da sua moglie Madeline prima di
morire. Alla fine, comunque, Robert Frank decise di seguire il consiglio dei
medici. Non erano passati che pochi mesi da questa svolta che ebbe luogo l'
ultimo atto della sua carriera: mentre si trovava, insieme a Scarlet e Visione,
nell' istituto in cui era detenuto suo figlio, Isbisa, colui che aveva segnato
il destino suo e di sua moglie avvelenandoli con le radiazioni, si rifece vivo.
Lui e Trottola combatterono e perirono entrambi nello scontro: ma la tragedia
lasciò uno spiraglio di luce quando si accertò che, in conseguenza della
battaglia, Nuklo era stato curato dalla sua condizione".
"Ha sempre voluto il meglio per suo figlio" dice Rachel "È
riuscito a darglielo infine, se lo è meritato".
"E questo è tutto".
"La ringraziamo, signor Mausen" dice Delroy "È stata davvero una
storia bella e commovente".
Lo scrittore si allontana, poi l' uomo di colore chiede a Miss America:"Dì
la verità, sapevi già tutto, vero?".
"Certo, te l' avevo detto che mi ero informata su Madeline Joyce prima di
adottare questo alias. Ma sono contenta per due cose: primo, non ho dato una
delusione a quell' uomo, si vedeva che ci teneva molto a raccontare questa
storia, ed inoltre è un uomo nato per raccontare. Secondariamente, ora anche tu
sai chi era l' uomo di cui prosegui le gesta: dimostrati degno del nome che
porti, è il servizio migliore che puoi rendere alla memoria di Robert
Frank".
"Sarà difficile".
"Lo è sempre, Delroy. Lo è sempre".
2
Roma. O meglio, sotto.
Il Flagello appare nel mezzo di una ampia stanza priva di mobili o segni
distintivi.
"E così questa sarebbe una delle basi del Capo, eh?" pensa il
misterioso essere "Decisamente quel tipo ha pessimi gusti in fatto di
arredamento".
Samuel Sterns, il Capo, una delle menti criminali più brillanti del pianeta,
capace di tenere in scacco i migliori superesseri di questo mondo. Ha
torturato, sterminato, fatto soffrire molta, troppa gente senza dover mai
rendere conto a nessuno. Almeno fino a quando Capitan Marvel ed i Vendicatori
non lo hanno catturato e, ciliegina sulla torta, la Guardia dell' Infinito ha
distrutto buona parte della sua tecnologia. Sembra quasi sia iniziata una
parabola discendente per Samuel Sterns: ma lui non è affatto preoccupato e,
nella sua cella di isolamento, sorride continuamente, certo che un giorno o l'
altro uscirà. Perchè cosa è una prigione per una delle menti più brillanti del
pianeta?
Ma il Flagello ora ha altro a cui pensare che il curriculum di questo
criminale: secondo quanto riferitogli, il Capo ha avuto dei contatti con l'
HYDRA, dunque c'è una possibilità che sia venuto in contatto con i progetti
della bomba al betatrone, per non dire con la bomba stessa. Dopotutto Samuel
Sterns è un esperto di ordigni del genere: del resto, uccidere cinquemila
persone per beccarne una (e mancare il bersaglio, peraltro) con una bomba
rubata all' esercito americano è stato uno degli atti più celebri e più crudeli
della sua vita.
"Qui non troverò chiaramente nulla" pensa il Flagello. Si dirige
allora verso una porta, chiusa e a quanto pare anche un po' arrugginita.
Ma per il Flagello non è un problema:"Sembra simile alle porte di Star
Trek, dunque devo solo esercitare un po' di forza". Inserisce così le
sue mani all' interno di una piccola fessura posta nel mezzo ed inizia a
spingere. Lentamente, la porta si apre su un lungo e largo corridoio, al
termine del quale si intravede un' altra sala. Ma non è un corridoio spoglio,
c'è qualcuno o meglio qualcosa.
"Uh? E cosa sono questi?" si interroga il Flagello. Sono dei robot
dall' aspetto vagamente umanoide (molto vagamente) ed una testa che...
"Ehi, ma sembra simile ad un secchio!". L' ha detto lui, non io.
L' uomo al servizio della Corporazione avanza cautamente, come se il pericolo
dovesse spuntare da ogni parte. Tuttavia dopo svariati metri non accade nulla
ed il Flagello inizia ad allentare la tensione. È allora che gli umanoidi
riprendono vita ed iniziano ad attaccarlo: il Flagello viene colto di sorpresa
e praticamente sepolto dai robot del Capo, ma se ne libera grazie alle raffiche
vibranti di Shocker. Gli umanoidi però non demordono e ripartono all' attacco.
"Non vi arrendete, eh?" esclama il criminale "Bastardi!".
Dalla sua staffa partono i raggi di Melter, alcuni dei quali vanno a segno e
fondono i robot più datati ed arrugginiti (anche Samuel Sterns dovrebbe dare
una mano d' olio ogni tanto). Molti altri però resistono e balzano quasi all'
unisono contro il Flagello, il quale decide di evitarli usando le molle dell'
Uomo Rana. Con pochi ed agili salti, riesce nel suo intento e si fionda all'
interno di un' altra sala che richiude prontamente dietro di sé. Ma gli umanoidi
iniziano subito a premere, non ci metteranno molto prima di entrare.
Il Flagello si guarda rapidamente intorno e nota dei fogli posati su una
scrivania. Li scorre rapidamente, vi si accenna ad una bomba potentissima: deve
essere ciò per cui è venuto. Non ha il tempo di approfondire la questione in
quanto in quel momento la porta viene sfondata e gli umanoidi si catapultano
nuovamente contro di lui. Il Flagello li evita con un altro balzo, poi si
volta: spara la raffica al plasma di Havok, che crea scompiglio tra le fila
degli umanoidi, infine lancia una piccola granata dall' alto potenziale
esplosivo. Mentre avviene la deflagrazione, il criminale attiva il suo
teletrasporto e sparisce alla vista.
"Ed anche questa è fatta" pensa "Devo essere più pronto per
missioni del genere, ultimamente ho ricevuto troppe batoste".
Da qualche parte.
"Anti-Visione!" chiama Techno "Vieni subito".
L' ex lacchè di Proctor accorre immediatamente e capisce subito il motivo della
chiamata. "Il portale dimensionale! Sei riuscito ad aprirlo!".
"E non ho solo fatto quello" afferma Paul Ebersol.
Poco dopo infatti una figura emerge da quel portale, una figura che questo
mondo non vedeva da molto tempo. Una figura foriera di prossime sventure: il
suo costume è interamente verde con colletto rosso e guanti blu, mentre il suo
volto sembra molto simile a quello che la iconografia classica associa agli
alieni malvagi, anche se sia il viso che gli occhi sono interamente bianchi.
"Sì, è proprio lui" esclama entusiasta Anti-Visione "Lo strumento
della mia vendetta".
Slorenia.
Carbone entra nella stanza dove Scorpione d' Argento si sta riprendendo
dalle ferite subite nel corso dello scontro con Drakan Djorjevic.
"Stai bene, Maria?" chiede il ragazzo.
"Sì, Charlie" risponde lei "Domani potrò riprendere le mie
attività".
"Io invece domani parto" dice Carbone avvicinandosi al lettino e
sedendosi "Riprendono le lezioni scolastiche e devo esserci, anche se ne
farei volentieri a meno".
Maria gli posa le mani sulle spalle:"La cultura è importante,
Charlie".
"Mai come certe altre cose".
Senza quasi accorgersene, le labbra dei due ragazzi sono molto vicine. Carbone
non indugia e bacia Scorpione d' Argento. La ragazza per un attimo rimane
stupita da questo gesto, poi allontana da sé il suo compagno di squadra.
"Ehi, cosa significa questo?" chiede.
"Beh, mi sembra abbastanza ovvio".
Vi è qualche attimo di imbarazzato silenzio.
"Charlie, ti spiace uscire?" chiede infine Maria Santiago.
"Se ti ho offesa, ti chiedo scusa".
"No, non mi hai affatto offesa. Solo... esci, per favore, voglio restare
un po' da sola".
Carbone non sa cosa replicare e fa quanto richiestogli. Per molti minuti si
domanda se abbia agito nel modo giusto o meno. Ma non troverà nessuna risposta.
Base della Corporazione.
"Come mai mi hai chiamato, Power Broker?" chiede il Flagello.
"La tua missione è stata un completo fallimento" ribatte Calvin
Burlingame "Ciò che ci hai portato non sono altro che analisi di Samuel
Sterns sulla bomba dell' esercito da lui trafugata per sterminare gli abitanti
di Middleton. Niente sulla bomba al betatrone. Dovrai tornare lì e...".
"No, non se ne parla. La base è attentamente sorvegliata, inoltre non
credo che lì possa esserci niente di interessante: il Capo non lascerebbe all'
abbandono un qualcosa di così prezioso. Direi che è meglio concentrarci su
altre cose, cose più importanti".
Power Broker riflette per qualche istante, poi annuisce. "Sì, credo tu
abbia ragione. Allora dovremo rivolgerci ad una fonte di prima mano per avere
notizie di quella bomba".
"Di prima mano?" esclama il Flagello "Intendi...".
"Sì, parlo proprio di lui: dell' HYDRA supremo, il Barone Wolfgang Von
Strucker!".
CONTINUA...